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5 luglio 2012 4 05 /07 /luglio /2012 22:16

774613389_633d0a9f1c.jpgIl primo e più importante atto che dà l'avvio alla vita extrauterina è l'inizio della respirazione, dovuto a stimolazioni del centro del respiro da parte di stimoli chimici, termici e tattili. L'impulso, partito dai centri nervosi stimolati, fa compiere al neonato la prima profonda inspirazione. Il torace, dopo la compressione subita nel passaggio attraverso il canale vaginale, peraltro servita a spremere e a liberare le vie aeree dai residui di liquido alveolare, si espande e l'aria inspirata riempe e gonfia i polmoni; il surfactante, sostanza ad azione tensioattiva presente negli alveoli polmonari, li mantiene distesi e consente il verificarsi degli scambi d'ossigeno e d'anidride carbonica fra l'aria inspirata e il sangue che scorre nei capillari che tappezzano le pareti alveolari; il bambino a questo punto respira. Il primo respiro avviene di solito entro trenta secondi (massimo 60) dalla nascita e si accompagna al pianto, per qualche ora il ritmo respiratorio è irregolare e la frequenza può variare dai trenta ai sessanta atti al minuto; brevissimi periodi di apnea si alternano a momenti di respiro frequente e a profonde ispirazioni. La frequenza respiratoria si stabilizza poi a 30-50 atti al minuto, tuttavia, nel corso delle prime settimane persiste una certa aritmia; bastano infatti stimoli banali quali il tocco alla culla o un brusco cambiamento di posizione per alterare il ritmo normale de respiro. Il movimento della gabbia toracica avviene prevalentemente per la contrazione del diaframma e con l'ausilio dei muscoli addominali; poco efficace è infatti la contrazione dei muscoli respiratori toracici ancora troppo piccoli e deboli.  

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