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2 luglio 2012 1 02 /07 /luglio /2012 14:25

3898573383_5a45759f3d.jpgL'assistenza e l'interesse al bambino iniziano dal momento del concepimento, con un'attenta sorveglianza alla mamma nella fase di gestazione, per concludersi con una competente assistenza medica e ostetrica al momento del parto. L'abitudine ad effettuare controlli ostetrici periodici durante la gravidanza ha contribuito a ridurre notevolmente la mortalità materna e infantile consentento, in più, di individuare per tempo le cosiddette "gravidanze a rischio"per motivi sia biologici (età, precedenti aborti, malattie, ecc.) e sia sociali ( condizioni economiche precarie, abitudini di vita nocive, stress, ecc.) e di poterle seguire con particolare attenzione, poichè ad esse è legato un aumento significativo di parti pretermine e di nati sofferenti, malnutriti o di basso peso. Nel grembo materno il prodotto del concepimento si sviluppa passando attraverso le fasi d'embrione ( durante le prime 8 settimane) e quindi di feto; vive nella calda cavità uterina immerso nel liquido amniotico, che lo protegge dai rumori e dai traumi, perfettamente nutrito dal sangue materno che, attraverso la placenta, rilascia e scambia col sangue fetale sostanze nutritive, ormoni, anticorpi e soprattutto ossigeno e anidride carbonica. Questa vita termina bruscamente al momento del parto, dove il feto espulso dal suo sicuro rifugio si ritrova nel mondo esterno dove, per sopravvivere dovrà imparare a respirare e a nutrirsi con i propri mezzi velocemente. Ogni parto deve avvenire in ambiente ospedaliero, con l'assistenza di personale ostetrico e pediatrico qualificato. Negli ultimi anni si è ridotto maggiormente il numero dei bambini morti alla nascita o rimasti gravemente menomati per lesioni subite durante il parto. La nascita è sempre un momento di grande tensione emotiva non solo per la madre ma per tutti coloro che vi assistono.

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